Torrecuso, incantevole borgo medioevale, offre un suggestivo panorama sul Taburno e sulla Valle del Calore. Le sue origini risalgono al 216 a.C.; altri lo considerano esistente come nucleo abitativo già dal 316 a.C., probabilmente su iniziativa di alcuni profughi etruschi della città toscana di Chiusi che lo chiamarono ”TurrisClusii”. Fu dominio feudale della Baronia dei Fenocchio, poi passò ai Della Leonessa, ai Caracciolo e, infine, ai Cito. Fu sempre comune autonomo e tra i secoli XVII e XVIII conseguì la sua massima prosperità, con un ceto civile numeroso e insigne per probità e cultura. In seguito, vi si stabilì la famiglia Mellusi proveniente da Sant’Agata de’ Goti, che diede i natali ad Antonio Mellusi, definito “il gentil poeta del Sannio”. Il paese è caratterizzato da strade strette e tortuose, che circondano la piazza su cui si erge lo splendido Palazzo Cito. Sono da visitare la Chiesa della Santissima Annunziata, la Chiesa di San Liberatore, la Chiesa di Sant’Erasmo e il Ponte Finocchio, antico ponte sul fiume Calore di origine romana.