Airola: Storia

Airola, affonda le sue origini nell’epoca imperiale romana allorché furono edificate, grazie alla fertilità  dei terreni, diverse ville patrizie. Il nucleo urbano si sviluppò solo nel periodo altomedioevale intorno al Castello, i cui ruderi sono ancor oggi visibili sul Monte Oliveto. Feudo del principe normanno Rainulfo I, dopo la parentesi degli Angioini, passò ai Della Leonessa e rimase in loro possesso fino al 1460; poi divenne possedimento del marchese Alfonso D’Avalos e dei Caracciolo e, in ultimo, dei De Capua. Nel 1754 Bartolomeo De Capua, feudatario di Airola, concesse gratuitamente le acque delle sorgenti del Fizzo per alimentare le cascate del parco della Reggia di Caserta; in riconoscenza del magnanimo gesto, il Re Carlo III di Borbone conferì ad Airola il titolo di “Città”. Airola, in seguito all’eversione della feudalità, fu aggregata fino al 1816 al Principato Ultra (Avellino) e fino al 1861 a Terra di Lavoro (Caserta), entrando poi a far parte amministrativamente della Provincia di Benevento con l’Unità d’Italia. La Città è ricca di edifici di notevole interesse storico e architettonico, che testimoniano un passato illustre come il Castello e il Palazzo Montevergine, e di numerose chiese fra cui quella della Santissima Annunziata, la cui facciata fu disegnata nel 1754 da Luigi Vanvitelli, e quella di San Gabriele con annesso monastero.