“Preta Santa” sul Monte Caruso
Lungo la mulattiera che conduce all’eremo, a metà via, ci si imbatte in un grosso masso sul quale è impressa una croce e una data (1727). Tradizione vuole che a segnare quel masso fu San Michele che intervenne con la sua spada per impedire che questo terminasse la sua corsa sul sottostante casale di Barassano. I documenti raccontano invece che il masso fu segnato per ricordare la sosta di Orsini quando ascese al Monte Caruso in qualità di Papa. Da allora ogni viandante, arrivato a “Preta Santa”, fa una piccola genuflessione, bacia la croce impressa o fa un segno di croce.
Padre Isaia Columbro da Foglianise
Originario di Foglianise, Padre Isaia Columbro è stato sacerdote dell’ordine dei Frati Minori nei cui confronti è iniziato il processo di canonizzazione.
Tessitura e tintoria
Fino agli anni Settanta Foglianise è stata fiore all’occhiello per due attività artigianali: l’arte della tessitura e della tintoria (esiste tutt’ora il Vico Tintori) che costituivano l’atto creativo di attività preparatorie quali l’allevamento del baco da seta e la coltivazione del lino e della canapa. Oggi le tessitrici sono soltanto due, uniche testimoni di un’arte che si materializza nella realizzazione di “bancali”, “panni a scuoti” e semplici panni tessuti che abbelliscono quasi tutte le case del paese.
“Addu sputa nu populu ce sorge ‘na funtana”
“Dove sputa un popolo ci sorge una fontana”: una piccola diceria o un banale pettegolezzo diffusa di bocca in bocca diventa una forza inarrestabile.
“Percorrendo la Dormiente del Sannio”
Foglianise è presente all’interno dell’itinerario naturalistico “Percorrendo la Dormiente del Sannio”, che interessa il Massiccio del Taburno – Camposauro, appartenente all’Appennino Campano. Questo massiccio, per l’aspetto delle montagne, somiglianti ad un profilo femminile disteso, prende il nome di “Dormiente del Sannio”. Oltre a Foglianise, i luoghi attraversati dall’itinerario sono: Apollosa, Bonea, Campoli del Monte Taburno, Cautano, Frasso Telesino, Melizzano, Montesarchio, Solopaca e Vitulano.